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ecco una storia

1 Mar

Trovare lo spunto per una storia da raccontare.
Fantasia o realtà?
“C’era una volta…”
“Un bel giorno…”
“Era una notte buia e tempestosa…”
Ogni cosa esercita una forza d’attrazione. Anche una matita attrae l’intero pianeta.
Due pulviscoli che danzano nell’aria la domenica mattina.
Anche il tizio che mi ha insultato prima in macchina senza motivo.
Anche lui ha una storia. Anche lui è amato.
È rassicurante.
Forse.
Ma è sempre meglio avere storie da raccontare. Perché le storie salvano.
Anche immaginare le storie che altri avrebbero da raccontare. Salva e li salva.
Pensa alle storie.
Nelle storie il tempo non esiste, le storie sono quando le leggi, le storie sono sempre nel libro, le storie sono sempre.
Prima del Big Bang il tempo non esisteva.
Fantasia e realtà. La fantasia diventa realtà. Qui e là. Qui è là.
Tu e io siamo qui e là.
Tu e io siamo sempre.

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dietro le palpebre

1 Feb

Una piccola strada
oltre la quale c’è il buio.
Soli.
Nel vuoto.
Allunga la mano,
mi senti?
Sono sempre accanto a te.
Ti avvolgo con la mia voce:
ti racconto storie
e ti mostro come unire i tuoi puntini
in figure fantastiche.
Galoppare sui colori,
volare su terre di musica,
respirare le stelle…
Reinvento la fisica, per te.
Vieni qui,
questa notte,
tutte le notti,
addormentiamoci insieme:
non è facile
chiudere gli occhi.

(oh, comunque domani ricordati di riaprirli, che ricominciamo!)

i will be there at your side to remind you

1 Dic

La gente passa, su qualunque mezzo, e prosegue dritta nella direzione della sua giornata. È un giorno qualsiasi. La nostra finestra dà su questa strada. Per chiunque una strada qualsiasi, per noi è diventato il mondo.
Sono anni che viviamo qui, e abbiamo visto accadere tutto tramite questa finestra.
Certo, prima uscivamo anche di casa e potevamo a volte stare pure dall’altro lato del vetro, o addirittura andarcene in altri scenari… Ma ora, a causa della nostra età, non riusciamo nemmeno ad andare in giardino. E la finestra è tutto ciò che ci rimane del mondo.
Passiamo le giornate regolati dal vecchio orologio… Tra i ricordi e le storie che ci inventiamo per veder viaggiare gli occhi dell’altro.
La giornata non è delle migliori: il cielo è praticamente bianco, e la luce è piatta sulle comparse del nostro teatro.
Ci preparo un tè.
La casa è silenziosa, si sente l’incedere dei secondi nel pendolo. La televisione non ci interessa.
Torno da te con un vassoietto ben composto: tazze fumanti, biscotti, miele e anche un fiore (ok, è di plastica, l’ho preso dal vaso di là in salotto… poi lo rimetto a posto…). Sorseggiamo tenendoci la mano mentre scende la sera.
Il cielo si spegne, le luci qua sotto si accendono. Noi aspettiamo ancora un po’ prima di premere l’interruttore: ci godiamo le ombre proiettate dal nostro spicchio di cielo.
Sorridiamo spesso, ma al tramonto ci prende un po’ di malinconia (anche se non ce lo ammettiamo troppo); saranno i ricordi di una lunga vita…
Un’altra giornata qualsiasi è giunta al termine sul nostro viale del tramonto.
Lo so, non è successo nulla di strabiliante, in apparenza, ma per me ciò che conta è poter essere ancora al tuo fianco, dopo tutto questo tempo, a dirti che anche queste mie parole sono cose per te.