Tag Archives: paura

Unghia di luna

1 Nov

Il cielo buio è illuminato solo da una falce di luna. Dalla finestra osserva pallidamente il tuo letto. Le sagome di quei rami secchi afferrano i tuoi pensieri, e mentre il gatto dorme placido accanto a te, tu cerchi rifugio tirandoti la coperta sopra la testa: dovevi proprio guardare quel film quando la casa è vuota? Ti concentri sul respiro caldo, provi a chiudere gli occhi. Un rumore? No, l’hai solo immaginato. Dai, cerca di imbrigliare quelle fantasie, è una notte come le altre, senti il micio accanto alle tue gambe come se la gode. Un rumore! Stavolta l’hai sentito distintamente, anche attraverso la coperta! Resti comunque immobile, stringi forte gli occhi, il respiro va più veloce… Com’è che il gatto se ne frega? Eppure ha un istinto formidabile, se ci fosse qualche pericolo se ne andrebbe… Perché è un gatto, non pensa a salvarti, pensa solo a se stesso… Bene, questa digressione ti distrae, va molto meglio ora, devi riuscire ad addormentarti, così poi in un attimo sorge il sole e non ci sono più pericoli. Calma… un respiro… un altro respiro… c’è un bel calduccio qua sotto… com’è bello sprofondare nel cuscino… le palpebre ti avvolgono… Una porta che sbatte! Anche il gatto corre via! Ti metti a sedere, è buio, le nuvole coprono la luna, ti copri la faccia col lenzuolo, ma i tuoi occhi corrono nell’oscurità, e incontrano dei passi: c’è qualcuno di là! Qualcuno che pensa non ci sia nessuno in casa? O è venuto apposta per te? Un mostro come nel film? Un ladro? Ti farà del male? Meglio restare immobile o affrontarlo? Sta venendo verso la camera! Non hai tempo per decidere, trattieni il fiato… Sono io.
Ho il gatto in braccio, è venuto ad accogliermi. Lo poso sul letto e vengo a darti un bacio: ho finito prima e sono rientrato per dormire con te.
Mi cambio, mi infilo sotto la coperta, ci abbracciamo: com’è bella quell’unghia di luna tra i rami che danzano per noi.

Un rumore!
“Cos’è stato?”
“La nostra casa, che si mette comoda per proteggere i nostri sogni.”

Pubblicità

scrivo per te

1 Feb

Ho iniziato a scrivere queste cose per te. Sì, sinceramente proprio per te.
Poi sembrava non te ne importasse, così ho smesso.
Ora mi accorgo che scriverti queste cose serve a me.
Quindi scusa, ma ti scrivo.
Se vorrai leggere, mi farà piacere, se vorrai disprezzarle, disprezzale.
Sono solo parole che non esistono su un foglio che non esiste.
Scegli tu quanta e quale energia convenga dedicare loro.

Forse questa volta non ti racconterò una storia, perché non è una storia che ho in mente, ma il colore della notte. Quel grigio sporcato di blu, che tocca tutti i colori, facendoli propri, lasciando la bocca indecisa se sorridere o spaventarsi.
Quando mi ritrovo in quella palude di indecisione, devo essere onesto, il petto mi si riempie di paura.
Così guardo accanto e me e c’è il tuo viso che dorme sorridente.
E la notte ha una direzione.