Guardarsi senza comunicare.
Scriversi senza consegnare.
Pensarsi senza ammettere.
Cercarsi tra le righe.
Disperatamente.
Ci siamo.
Non ci siamo.
“Questa è sicuramente per me!”
Ci illudiamo, ci convinciamo.
Neghiamo.
Lontani e vicini.
Nelle canzoni.
Nei segni.
Siamo ciò che desideriamo.
Prendi.
Dai.
Vai.
Sai.
Mai.
Più.
– o meno.
Circa, ecco.
Così.
Basta (volere) che funzioni.
cercarsi tra le righe
1 Nove poi boh, ti sorrido
1 SetTi sorrido.
Ti scrivo.
Cercherò di scriverti poche parole.
Guardati attorno.
Lo stai facendo? Se lo stai facendo però non riesci a leggere la mia domanda… Quindi ok, non rispondere, guardati attorno.
Stai in silenzio. Ascolta ciò che vedi. Respira.
Suona bene tutto insieme, vero?
Guarda l’aria.
Guarda i colori.
Sono belli, vero?
Ecco, tu mi sai fare respirare i colori.
Bello provare belle cose nei tuoi confronti.
Mi spiace non poterci lasciare sorprendere ogni giorno da queste belle cose che provo nei tuoi confronti.
Mi spiace proprio non poter scrivere insieme tutte quelle fantasie. Stroncate prima della partenza.
Sorrido pensandoti. Ancora.
Potrei rimpiangerti ancora di più.
Ma nella mia fantasia stiamo facendo tante cose, in universi che inventiamo noi.
Sono felice che tu sia felice anche nella realtà.
io sono più bravo a rendere felici nella fantasia.
E poi boh, ti sorrido.
ci si insegue continuamente
1 AprCi si insegue. Ci si insegue continuamente.
Non ne capisco bene il senso, perché basterebbe dirsi “sono qui”.
Si perdono tante energie. E tempo.
Perché avere così tanta paura della persona a cui decidiamo di abbandonarci totalmente?
Perché non mi scrivi tu?
Perché devi ingannarti e restare ancorata a una visione così piccola?
Come fanno i tuoi occhi senza i miei? Non ti accorgi che mi cercano?
E i tuoi capelli come fanno senza che io ci nuoti dentro?
I giorni passano, le nuvole cambiano, gli alberi si stancano.
Porta pazienza.
Non disegneremo più insieme.
Non gioco più.
È un pesce d’aprile: sono qui.
te la senti?
4 MagNon devi fare le cose per forza.
Sentiti tranquilla, e fai ciò che ti va di fare, quando ti va di farlo.
Basta questo.
(“Ama e fa ciò che vuoi”…)
In onestà e pulizia.
Come le linee sul bianco del foglio.
Sai, anche il sentirsi in dovere di scrivere una cosa al mese… proprio il primo giorno di quel mese… Va bene il darsi un compito e rispettarlo… per qualcuno, per te stesso… Ma a volte basterebbe ricordarsi di respirare.
In alcune cose non si deve pensare troppo; rovina.
Dai, basta un po’ di onestà: lo senti se una cosa è giusta oppure no… Ammettilo anche a te e rassegnati a quella direzione.
Andrà tutto bene.
Non credo di avere altro da aggiungere.
aspettarti
1 AprLa vita è ciò che accade fra un’attesa e l’altra.
Puoi anche passare un’intera vita ad aspettare.
Aspetti che finisca la lezione, aspetti che ti preparino da mangiare, aspetti che qualcuno ti chiami…
Ma ne sarai poi felice?
E dall’altra parte c’è l’accontentarsi o il prendersi le cose?
Cosa dovresti fare ora? Perché stai leggendo queste mie parole? Cosa potresti fare invece?
Perché stai leggendo, invece che scrivere?
Perché io sto scrivendo a te, ma tu non stai scrivendo a me?
Ma soprattutto, ho altre domande?
Non leggere e non scrivere per un poco: ascoltati.
Hai VERAMENTE voglia e bisogno di leggere o di scrivere? Forse hai voglia di prendere un gelato sotto un albero.
E con chi?
Ascoltati, e ammetti che hai voglia e bisogno di quella esatta cosa. E percorri quella strada lì.
Andrà tutto bene.
Quante volte ti ho aspettata
perché tardavi a una cena.
O a un appuntamento
che avevi dato tu.
Quante volte ti ho scritto per un’urgenza
e ho aspettato che tu avessi del tempo
tra le tue mille cose.
Ho aspettato che tu capissi ciò che volevo dirti
ho aspettato che tu mi dicessi ciò che dovevo capire.
Ho aspettato le tue partenze,
ho aspettato i tuoi ritorni.
Mi hai cacciato,
mi hai ripreso.
Mi hai cacciato,
mi hai ripreso.
Mi hai cacciato.
Continuo ad aspettarti.
Treno al binario.
guardare le albe da questa casa
1 SetQuando si rientra dalle vacanze sembra di affrontare un altro mondo. Si è cambiati; il posto in cui si vive lo si riconosce, ma è come se lo si guardasse da lontano. Per un po’ i polmoni respireranno ancora l’aria di quell’isola in cui hai passato le ultime settimane.
L’estate è il periodo in cui si può finalmente pensare solo a vivere, per questo i rapporti estivi sono quelli che lasciano di più il segno. Sono forse più sinceri dentro di noi.
Anche per questo spesso le vacanze si rivelano decisive per far funzionare un rapporto o portarlo a una conclusione.
Purtroppo a questo giro rientri sola. Con lui non ha funzionato. Da un po’ cercavate di convincervi che potesse andare, nonostante gli scricchiolii… ma hai dovuto essere onesta, e salutare lui e il suo bambino (peccato, ti ci stavi affezionando…).
È sempre difficile chiudere, per un po’ le labbra sembreranno dover riscoprire come si sorride.
Entri in casa, ed è come la ricordavi, solo un po’ meno luminosa.
I tuoi occhi si erano ormai abituati alla luce del sole su quell’isola… Quell’isola in cui guardavamo i tramonti noi, e che ha visto tramontare anche voi…
E, forse proprio perché ci avevi passato una vacanza con me, uno degli scorsi giorni ti è pure sembrato di vedermi lì, di spalle andare verso il porto… Gli scherzi che gioca l’estate.
E la tua mente torna a me, come un po’ faceva durante i tramonti su quell’isola…
Fai una cosa che non facevi da settimane: accendi il computer.
Controlli la posta.
C’è una mia lettera.
Si intitola “Cose Per Te”.