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Musica di oggi che parla dei colori di ieri

1 Set

Capitano vecchie fotografie stampate da pellicola, colori sbiaditi, macchie di luce, un periodo in cui si vedeva sempre con una nebbia e senza colori vivaci. Era così la nostra percezione? Perché avevo quei capelli?
I nostri viaggi, le nostre carezze, le nostre voci che si vogliono bene e costruiscono insieme. Dov’è tutto questo? Ti sono arrivati quei messaggi che non ti ho mai spedito?
Oggi sono talmente lontano da ciò che ero… Se solo io fossi laggiù ora… quanti schiaffi mi darei.
Le bibite erano più fresche e gli ombrelloni meno tristi al tramonto. Com’erano belle le cene con le lucciole e i viaggi in macchina, attraverso colori e parole. In quale cassetto ho messo quella mia energia?
Prendiamo una bella cornice, anzi, facciamola noi, e rendiamo quel passato un presente migliore per il nostro futuro. Senza perdere tempo. Senza perdere te. Senza perdere noi.

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Lavatrice

1 Lug

L’estate è un’eternità bambina. Oggi mi sono svegliato con questa frase in testa.
D’estate il tempo passa in un altro modo, tutto suo: il caldo lo scioglie e diventa melassa. Sembra rallentato, in realtà scivola, più veloce, velocissimo, e sono già trascorse mille estati.
E si è adulti. Adulti.
Pomeriggi lamentandosi di un sole cocente, sere profumati di fresco, notti con gli amici – di sempre o di un’estate – a teorizzare la vita fino all’alba. Le risate che chissàperchésirideva.
Il cuore è un lampione.
“Ci sono luoghi che ricorderò per tutta la vita anche se qualcuno è cambiato”.
Terra ocra, corse coi sandali, biglie di vetro. Botteghe di paese che non hanno fretta.
Nuove piazze e nuovi tetti.
Un vinile degli anni 30 suona in una finestra.
Campi di grano, campi di fiori, campi di girasoli.
L’autostrada. File di alberi.
I ricordi restano incastonati laggiù. Diapositive musicate.
«Andiamo a fare un giro?»
«Accendi la radio.»
«Cantiamo?»
«Andiamo a tuffarci.»
«Cosa leggi?»
«Sono belle le nuvole.»
«Sei bella tu.»
Viviamo in una lavatrice. Ma tu sai stendere al meglio i miei ricordi.
Ti meriti un ghiacciolo.

i balconi sotto i cieli d’estate

1 Ago

Sei su un balcone. I balconi sono delle mani che ti sollevano verso il cielo, proteggendoti da tutto il resto. Ci stai in mutande, e i balconi mantengono i tuoi segreti.
D’estate i segreti sono di più. Ci si mostra maggiormente, ma i segreti sono di più.
Le stelle sono grandi, sono pallini bianchi. Respiri profondamente.
Pensi che vorresti fare tante cose, ma non vuoi fare niente; vuoi solo dialogare con le stelle, vuoi che capiscano i tuoi occhi.
Pensi a un amore al di là del mare, che nemmeno conosci, e alla musica che vi separa.
La notte è fatta di trombe che suonano piano.
Il mare è… il mare. Com’è profondo il mare…
Ti accorgi che non stai pensando, stai ascoltando. Stai ascoltando quelle immagini nella tua testa, di storie che non hai mai nemmeno vissuto. Non sono nemmeno dei film… cosa ci fanno lì, da dove sono arrivate? Ma le ascolti.
A volte la malinconia è un sentimento che merita di essere goduto da un sorriso solo.
Ti regali quel sorriso, perché non c’è solitudine: sei in compagnia delle stelle – e hanno dei segreti che vogliono rivelare proprio a te.
Com’è profondo il mare…

per lo stesso motivo di una pioggia estiva, forse

1 Lug

Che strana cosa, la chimica. Al liceo la si studia, ma non ti spiegano che certe cose ti si muovono per caso e ti ritrovi cappottato.
Guardi una foto, leggi un nome, ricordi, immagini… e ti ritrovi che, chissà perché, il petto ti rimbomba nelle orecchie.
E perché, poi?
Per lo stesso motivo di una pioggia estiva, forse.
E infatti magari ti si inumidiscono anche gli occhi.
Fai finta di niente, e dai la colpa alla pioggia…
È strano come ci si avvicini, è strano come ci si unisca, è strano come ci si divida. Ed è ancora più strano quello che c’è dopo: non c’è niente, ed è ancor più presente di ogni altra cosa.
Verrebbe da smettere. Ma non si smette mai.
Non si può, perché una pioggia estiva arriverà sempre a rinfrescare.

come quando

1 Mag

Come quando guardi le nuvole.
Come quando smette di piovere.
Come quando c’è un riflesso colorato.
Come quando noti l’arcobaleno.
Come quando fai un disegno bello.
Come quando ti svegli e sorridi.
Come quando la radio azzecca la canzone.
Come quando un gatto ti fa le fusa.
Come quando scrivi e ti batte il cuore.
Come quando leggi e ti commuovi di sorrisi.
Come quando compare proprio quel nome sul telefono.
Come quando un bambino ti sorride.
Come quando cucini e ti dicono che è buono.
Come quando il gelato è colorato.
Come quando è estate e canti.
Come quando un fiocco di neve ti si posa sul naso.
Come quando gli alberi fioriscono.
Come quando gli uccelli disegnano in cielo.
Come quando hai sete e bevi.

Ecco, quando mi sorridi è un po’ così.

guardare le albe da questa casa

1 Set

Quando si rientra dalle vacanze sembra di affrontare un altro mondo. Si è cambiati; il posto in cui si vive lo si riconosce, ma è come se lo si guardasse da lontano. Per un po’ i polmoni respireranno ancora l’aria di quell’isola in cui hai passato le ultime settimane.
L’estate è il periodo in cui si può finalmente pensare solo a vivere, per questo i rapporti estivi sono quelli che lasciano di più il segno. Sono forse più sinceri dentro di noi.
Anche per questo spesso le vacanze si rivelano decisive per far funzionare un rapporto o portarlo a una conclusione.

Purtroppo a questo giro rientri sola. Con lui non ha funzionato. Da un po’ cercavate di convincervi che potesse andare,  nonostante gli scricchiolii… ma hai dovuto essere onesta, e salutare lui e il suo bambino (peccato, ti ci stavi affezionando…).
È sempre difficile chiudere, per un po’ le labbra sembreranno dover riscoprire come si sorride.
Entri in casa, ed è come la ricordavi, solo un po’ meno luminosa.
I tuoi occhi si erano ormai abituati alla luce del sole su quell’isola… Quell’isola in cui guardavamo i tramonti noi, e che ha visto tramontare anche voi…
E, forse proprio perché ci avevi passato una vacanza con me, uno degli scorsi giorni ti è pure sembrato di vedermi lì, di spalle andare verso il porto… Gli scherzi che gioca l’estate.
E la tua mente torna a me, come un po’ faceva durante i tramonti su quell’isola…

Fai una cosa che non facevi da settimane: accendi il computer.
Controlli la posta.
C’è una mia lettera.
Si intitola “Cose Per Te”.

guardare i tramonti su quest’isola

1 Ago

Era da un po’ che non ci sentivamo, vero?
Eppure sembra ieri…
Ricordo l’ultima estate che abbiamo passato insieme. L’unica.
Poi spariti.
Le nostre vite ci hanno divisi.
Ed ora eccoti lì, a un tavolino che dà sul mare, sorseggiando un aperitivo con un cappellino di paglia.
Sei proprio come ti ricordavo.
Siamo tornati entrambi su quest’isola, proprio questa estate, dopo tanti anni… Il caso è davvero il miglior sceneggiatore…
Mi siedo qui, su questo muretto, e ti guardo. Ricordi? In quella vacanza guardavamo sempre il tramonto da questo punto…
Il tuo sguardo cerca all’orizzonte cose che non sa.
E mi sono sempre piaciute anche quelle tue labbra, che per ogni mio stato d’animo sapevano quali parole dedicarmi.
Ho scelto sempre la stessa crema doposole da quell’estate, sai? Mi fa rivivere quelle stelle… E ora sento quel profumo e ti ho davvero davanti agli occhi ancora una volta… Mi ritrovo a sorridere.

Ok, è il momento: mi guardo attorno, mi sistemo i capelli al meglio delle mie possibilità e faccio un passo verso di te, giusto il tempo per vedere che ti si avvicina un ragazzo e ti sfiora la spalla. Ti volti, lo guardi, sorridi. Ti alzi, e mentre le tue braccia avvolgono il suo collo, le tue labbra si concedono alle sue.
Poi ti inginocchi a pulire la bocca impiastricciata di gelato del bimbo che tiene per mano.

Dal porto annunciano che il mio traghetto sta per partire.
Il sole tramonta sulle case di questa nostra isola.