l’ultimo

1 Gen

A quanto pare in questa giornata bisogna assolutamente fare qualcosa. Di speciale, di non ordinario… Tutti corrono, si sforzano di avere idee, riunire gente, non farla annoiare… e lenticchie. Molte lenticchie.
Gli esseri umani non aspettano altro che avere una scusa per fare festa tutti insieme. Ma quando devono fare festa si complicano tantissimo le cose, e sono molto più irritabili, e si odiano di più. Dunque gli esseri umani non aspettano altro che avere problemi.
Uno dei momenti in cui tutto questo raggiunge l’apice è quello che loro chiamano 31 dicembre. Per loro è come se finisse una loro vita e ne iniziasse un’altra.
Di fatto il sole tramonta e poi il sole sorge.
Eppure il 31 dicembre sono tutti indaffarati a correre, urlare, saltare, filosofeggiare, bere e provocare rumori forti.
Io vengo a prenderti come ogni sera. Mi piace quando il cielo comincia a spegnersi e si accendono le lucine qua attorno. Passo attraverso una rete, salgo su un muricciolo, ci cammino elegantemente in equilibrio, corro davanti a un cane che mi abbaia contro, attraverso velocissimo una strada, ed eccoti, seduta nel buio: solo due occhi che mi aspettano luccicanti.
Il paese sembra fermarsi, è tutto per noi.
Ci inseguiamo, ci annusiamo, ci nascondiamo per poi mostrare all’altro i tesori che abbiamo scoperto.
Vaghiamo per le strade come fossimo re. Ti dono il mondo.
Se per gli esseri umani questa è una notte tanto speciale, per quale motivo non dovrebbe esserlo per noi?
Ti faccio strada fino a un tetto che dà su tutti gli altri tetti. Il rosso contro il blu.
Ci sediamo accanto a un comignolo fumante.
Respiriamo un po’ di silenzio. I tetti e i tuoi occhi. Respiriamo un po’ di noi – e di quelli che potremmo essere.
Poi arriva il momento: il mondo sotto di noi esplode; le strade si riempiono di persone urlanti che si abbracciano, il silenzio si trasforma in colore e anche nel cielo si inseguono puntini di colore.
Hanno corso tutto il giorno per questo.
Poi si spegne.
I nostri musi si sfiorano.
Le nostre code si accarezzano.
Ci aspetta una grande giornata, in cui saziarci dei loro scarti.
Noi gatti ci accontentiamo di poco.

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2 Risposte a “l’ultimo”

  1. Chiara Pergamo 01/01/2012 a 20:12 #

    Il mio commento a questa Cosaperme è stato “Oh…oh…ma è bellissimaaaa!” e poi occhi lucidi: a rileggerla era così ovvio che fosse scritta dal punto di vista di un gatto, che mi sono sentita stupida a non capirlo subito! Ma credo fosse lo scopo del gioco… Un ottimo modo per farci iniziare l’anno: grazie davvero tanto! Ti auguro un 2012 pieno di ispirazioni artistiche e pieno di Cosepernoi, ma soprattutto per te!!

    • alessioparenti 01/02/2012 a 10:54 #

      grazie Chiara! sono felice di averti fatto iniziare l’anno così! (non facendoti sentire stupida… intendevo con una Cosa Per Te apprezzata!) vediamo cosa ci aspetta… io cercherò di fare sempre del mio meglio! auguro tante cose belle anche a te!

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