È il giorno più atteso. Per alcuni il più bello.
Per altri una noiosa giornata fra parenti.
Per altri ancora una lunga abbuffata.
Io sono finito qua un po’ per dovere e un po’ per educazione.
Mi sono svegliato all’ultimo, infilato un completo a caso con una camicia ancor più a caso, e una cravatta che… quella non ricordavo nemmeno di averla messa.
Messa. Mi perdo tra affreschi, vetrate e colonne.
(ok, per non smentirmi qualche goccia di commozione la verso…)
Riso, bla bla… Ed eccoci al ristorante.
Con chi sarò finito nella magica ruota della divisione dei tavoli? Non conosco nessuno.
Entro nella sala, cerco il mio tavolo, mi siedo, saluto, lettura del menu, applauso agli sposi, mi rigiro verso il mio piatto… no, aspetta: una figura mi è rimasta impressa… torno a voltarmi verso l’altro tavolo, due tavoli oltre il mio… bellissima!
Stai ridendo insieme a delle tue amiche. Hai uno di quei vestiti non appariscenti, ma che denotano buon gusto e molta più riflessione a riguardo rispetto alla mia. Anche il trucco è sobrio, e i capelli curati. Muovi le mani con attenzione.
Arrivano gli antipasti, e sono costretto a voltarmi verso il mio piatto… Cerco di aprirmi una bocca sulla nuca, pur di guardarti… Devo assolutamente cambiare di posto, non posso darti le spalle!
Fortunatamente riesco a convincere un cugino di decimo grado a scambiarci; sempre lontani, ma almeno ora posso guardarti: mangi composta e ascolti con attenzione i discorsi degli altri, anche se sembrerebbe che… ma no, sarà stata un’impressione… eppure, ecco, ancora! Mi hai guardato! Possibile? Resto con la forchetta a mezz’aria, vicino alla bocca aperta… ecco, di nuovo, mi stai guardando! E mi sorridi!
Sono bellissimi i tuoi occhi quando si stringono nelle tue gote sorridenti!
Non so quanto tempo sono rimasto immobile così, ma il cameriere alla fine mi ha tolto la forchetta di mano e sono rimasto a bocca asciutta e aperta.
Mi parlano e cerco di interagire per apparire una persona normale, dato che questi lontani parenti li vedrò forse solo in questa occasione… Ma i miei occhi cercano sempre te, per gioire nell’illusione di incrociare il tuo sguardo.
Passano così le ore e le pietanze, ci si stringe tutti attorno alla torta; cerco di avvicinarti, riesco ormai a sentire il tuo profumo… è dolce… ma mi rifilano il dolce in mano, e siamo divisi ancora.
Effettivamente non avrei saputo cosa dirti: è un’altra la coppia che si unisce oggi!
Si aprono le danze.
Vorrei provare a ballare con te, ma perché rovinare l’eventuale buona idea che puoi avere di me?
Qualche ragazzo nettamente ubriaco però non si fa di questi problemi, e sei bella quando ti diverti.
E sei anche meravigliosa nel donarmi qualche sguardo tra un sorriso e l’altro.
Sarai amica dello sposo o della sposa? Sarai un’imbucata? Mi dimentico di indagare, perché non posso perdere nemmeno un attimo di te.
Ti guardo sederti.
Mi guardi guardarti.
Ti guardo sorridermi.
Mi guardi guardarti.
Ti guardo prendere la borsa.
Mi guardi guardarti.
Ti guardo prendere la bomboniera.
Mi guardi guardarti.
Ti guardo salutare gli sposi.
Mi guardi guardarti.
Ti guardo uscire dal ristorante.
Mi guardo solo.
Mi guardo inseguirti al parcheggio.
Ti guardo guardarmi.
Ti avvicini – riecco quel profumo che ormai riconoscerò tra mille:
“Allora, che vogliamo fare?”
“Ci… scambiamo i numeri?”
“No…”
“Posso almeno sapere come ti chiami?”
“No, è più divertente così…”
“E allora come posso fare a rivederti?”
“Se dovrà essere, accadrà”
“Dovrò aspettare il prossimo matrimonio?”
“Forse. Ma tranquillo, ho preso il bouquet: magari il prossimo matrimonio sarà il nostro”.
Twitter dice che sei stato ad un matrimonio di una cugina, quindi forse l’ispirazione l’hai avuta lì! Allora ringrazio gli eventi mondani che hanno fatto tornare il mio appuntamento preferito del lunedì!
in effetti mi guardo sempre un po’ attorno per scrivere…
(ma ispirazioni sono abituato a trovarne sempre… mancavo per altri motivi…)(ma sono contento di essere stato riaccolto così! grazie!)
E’ bello sapere che c’è chi sa scrivere cose come questa… 🙂
@Erica: è bello sapere che c’è chi apprezza se scrivo cose come questa… (grazie!)